Isola Navassa (Navassa Island)
L'isola (originariamente chiamata "Navaza') fu scoperta nel 1504 da Mendoza, il braccio destro di Cristoforo Colombo, durante un viaggio verso Hispaniola. A metà del XVII secolo, era divenuta un approdo sicuro, seppur di secondaria importanza, dei pirati caraibici.
Navassa fu rivendicata inizialmente dagli Stati Uniti nel 1857 per le sue importanti riserve di guano. Attività organizzate di raccolta del guano ebbero luogo tra il 1865 ed il 1898; durante tale periodo avvennero diversi episodi di violenza, perpetrati dagli agenti delle società commerciali statunitensi a danno dei carcerati e delle diverse centinaia di operai di colore portati sull'isola ed impegnati nella raccolta di guano. I brutali maltrattamenti degli operai (compresi pestaggi, torture ed uccisioni), trattati come schiavi nonostante la già avvenuta abolizione della schiavitù, diedero infine luogo ad una violenta rivolta di questi ultimi, che all'inizio del 1889 uccisero 15 agenti commerciali a colpi di arma bianca, decapitandoli e mutilandoli; la U.S. Navy e la Guardia Costiera statunitense ripresero quindi il controllo dell'isola, ed arrestarono 41 rivoltosi (40 neri ed 1 indiano), che vennero processati poi a Baltimora. I rappresentanti della Baltimore Fertilizer Company e della Navassa Phosphate Company, principali responsabili per le atrocità commesse sull'isola dai propri agenti commerciali, negarono (mentendo) che i maltrattamenti e le torture contro gli operai avessero mai avuto luogo; molti di questi vennero quindi condannati alla pena di morte, poi commutata in ergastolo. Nel 1898, anche in collegamento al peggiorato quadro geopolitico legato alla guerra ispano-americana (i cui teatri operativi si trovavano nella stessa zona), le operazioni di raccolta del guano ebbero termine, e l'isola fu di fatto abbandonata.
Un faro alto 46 metri, costruito nel 1917, automatizzato nel 1924 (dopo che il guardiano del faro, unico abitante dell'isola, fu ritrovato impazzito nel 1923) e definitivamente chiuso nel 1996, fu inizialmente gestito dalla Guardia costiera statunitense per facilitare la navigazione nelle acque circostanti; acque pericolose e frequentemente attraversate dalle navi dirette o provenienti da Panama.
Alla chiusura del faro, la Guardia costiera passò poi la gestione dell'isola e delle sue strutture al Dipartimento degli interni. Nel 1998 una spedizione scientifica confermò l'importanza dell'isola di Navassa come importante riserva caraibica di biodiversità; nel 1999 venne quindi trasformata in area ambientale protetta, ed ulteriormente studiata da successive spedizioni di ricerca ambientale.
Il governo degli Stati Uniti la classifica quale proprio territorio non incorporato (non suddiviso in municipalità), e l'amministra attraverso il Servizio della pesca e della fauna selvatica degli Stati Uniti.
L'isola è rivendicata da Haiti in base al Trattato di Rijswijk del 1697 tra Francia e Spagna,, ed inoltre da Cuba che, come per la base navale di Guantánamo, la reputa territorio cubano occupato da una nazione straniera.
Mappa - Isola Navassa (Navassa Island)
Mappa
Paese (geografia) - Isole minori esterne degli Stati Uniti d'America
Tranne l'Isola Navassa, che è situata nel mar dei Caraibi ed è rivendicata da Haiti, le altre isole sono situate nell'oceano Pacifico. L'atollo di Palmyra è l'unica a far parte dei territori incorporati negli Stati Uniti, mentre le altre sono classificate come territori non incorporati.
Valuta / Linguaggio
ISO | Valuta | Simbolo | Cifra significativa |
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USD | Dollaro statunitense (United States dollar) | $ | 2 |
ISO | Linguaggio |
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EN | Lingua inglese (English language) |